18 giugno 2022

Albigna, Pizzo Spazzacaldera ( mt.2487 )- via Cresta nord-est.

Con Andrea, Lorenzo e Alin decidiamo il venerdì sera di recarci in Svizzera in val Bregaglia, meta il bacino dell'Albigna dove una provvidenziale funivia fa guadagnare velocemente quota, arrivando alla base della diga che raccoglie le acque che scendono dai Ghiacciai che chiudono la valle: Cima di Cantun mt.3354, Cima di Castello mt. 3379, Piz Casnil mt. 3189.

Anche qui sono visibili i segni dell'Estate anticipata e delle scarse precipitazioni invernali. Il livello delle acque è decisamente inferiore a quanto visto negli anni precedenti.

Ricordo ancora la prima volta che sono stato qui. Era certamente prima del 2000, con un compagno conosciuto al Corso di alpinismo del CAI Carate, di cui non ricordo il nome, ma la via che decidemmo di affrontare si!.

La via " Il Mosaico", un insieme di vie aperte in epoche diverse da più alpinisti, molto bella.
Tra placche, fessure e diedri porta in cima al secondo pilastro, da cui con una doppia esposta di circa 40 mt. si prende il ripido e esposto sentiero di discesa verso la funivia; qui la relazione: https://www.sassbaloss.com/pagine/uscite/albigna1/albigna1.htm

Questa volta vogliamo percorre la Cresta Nord-Est, fino ad arrivare alla base della Fiamma, una struttura rocciosa simbolo di questa montagna.
Qui con un tiro di corda di circa 25 mt. difficolta dichiarata 5c ( 6° ), si giunge sulla punta di questo ago di roccia, dove c'è posto per un solo scalatore alla volta.

La via dopo avere percorso lo zoccolo basale, parte con una bella placca di granito dove la presenza di Spit, rende più sicuro il superamento di singoli passi valutati IV, V e V+.
Qui, Lorenzo e Andrea mi sorprendono: per nulla intimoriti dalla loro prima esperienza da primi di cordata, giungono in sosta.
Ora sono davvero sicuro che hanno le capacità di percorrere in sicurezza la via; anche Alin si dimostra alla altezza e veloce mi raggiunge in sosta.

La prima parte della via, raggiunge la base della terza torre, dove il percorso cambia completamente carattere; fine della chiodatura a Spit e per proteggersi diventa necessario l'utilizzo di protezioni mobili ( friend e nut ).
Qui una fessura da affrontare in Dulfer, porta a un traverso a destra, per nulla intuitivo.
Finalmente vedo un chiodo infisso nella fessura, da cui con uno spostamento a sinistra raggiungo la sosta a circa 20/25 mt. dalla cengia.
Alin mi segue deciso e lascia friend e cordini che ho posizionato, per agevolare la salita della cordata che ci segue.

Osservo con lo sguardo Andrea, come un filo di Arianna collega le protezioni lasciate per proteggere la sua salita; davvero bravo!.
Il tiro che segue è piu semplice e lasciando sempre le protezioni alla cordata che ci segue, raggiungiamo la base della Cresta, che più facilmente si lascia salire, le difficoltà sono dovute alla scarsa mancanza di punti di sosta.

Ad un certo punto, sono costretto a attrezzare un punto di fermata, incastrando un nut e un friend nella provvidenziale fessura.
Per farla breve, non senza fatica e ascoltando le imprecazioni di Andrea, raggiungiamo il punto terminale della Cresta Nord-Est, dove una corda doppia ci lascia sul sentiero di discesa, piuttosto complicato per la verità.

Con saliscendi tra le roccie e qualche passo di semplice arrampicata, arriviamo ad un salto, dove una corda doppia di 30 mt, porta al termine delle difficoltà.
E' veramente tardi, non solo per salire la Fiamma, ma addirittura per non perdere l'ultima corsa di discesa della funivia!.

Con il cuore in gola per la corsa la raggiungo, qui mi aspettano gli allegri compari.
Hanno avuto l'accortezza di recuperare anche il mio zaino!.
Per questa volta riesco a prendere l'ultima corsa di giornata; sono già le 17,10 quando torniamo al parcheggio, ringrazio l'operatore dell'impianto per averci aspettato oltre l'orario di chiusura.

Non ci resta che rientrare e sostare a Chiavenna per un meritato gelato ed una bottiglia di acqua fresca.
Un grazie ai miei compagni per la splendida giornata e per la gioia di averli visti affrontare le difficoltà con naturalezza e decisione nella spensieratezza della loro gioventù.

Componenti delle cordate: Alin Fotache e Marco Zani
Lorenzo Zanello e Andrea Sanvito

Relazione

Top